L'ergonomia nella progettazione dell'arredamento

Tutti noi passiamo la maggior parte del tempo seduti, soprattutto chi svolge lavori di ufficio. Ma è risaputo che mantenere per molto tempo la stessa posizione è deleterio per la salute e sarebbe meglio effettuare periodiche pause, alzandosi in piedi, camminando o effettuando semplici esercizi di distensione e mobilità. Sul luogo di lavoro è dunque fondamentale avere LIBERTA' DI MOVIMENTO ed adottare posture comode e dinamiche senza essere ostacolati o limitati dall’arredamento. Ecco perché lo studio dell’ergonomia degli elementi d’arredo è importante per la salute, la sicurezza e il benessere degli individui.

L’ergonomia è la disciplina che studia l’integrazione tra lavoro umano, macchina e ambiente di lavoro. Essa si occupa dello studio e della progettazione delle attrezzature e delle postazioni di lavoro al fine di migliorare la postura, garantire comfort e alleviare i carichi sul corpo: un oggetto non deve essere solo bello, ma deve avere anche la massima usabilità da parte dell’utente. Un ambiente di lavoro ergonomico garantisce maggiore produttività e miglior morale del personale, i dipendenti risultano essere più concentrati e meno stanchi.

Gli arredi devono quindi essere disposti in modo da permettere una certa libertà di movimento e tra di essi deve esserci un corretto posizionamento e una giusta distanza.

La SCANDINAVIA è la patria di queste idee e il maestro dell’ergonomia legata all’interior design è il norvegese Peter OPSVIK, ideatore dell’Active Sitting, concetto che ha cambiato il modo di sedersi facendolo passare da passivo ad attivo. Le sedute disegnate da Opsvik, infatti, permettono di assumere molte posizioni diverse seguendo l’idea che “la posizione migliore è sempre quella successiva”, cioè quella che il corpo raggiunge se è libero di farlo.